Il Progetto RestaurOsservanza

IL RESTAURO DEL TETTO

Il primo obiettivo da raggiungere per il pieno recupero dei spazi dell’ex
convento è la sicurezza. A questo sono rivolti gli sforzi che ora la parrocchia ha deciso di affrontare come primo passo per riconsegnare l’Osservanza al suo futuro.

Oggetto dell’intervento di restauro sono tre porzioni del sistema di copertura dei due chiostri che hanno messo in evidenza una situazione statica in alcuni punti precaria e in altri hanno messo in luce elementi lignei gravemente ammalorati.

Con l’intervento di recupero verranno sostituiti gli elementi strutturali di
copertura ammalorati o sottodimensionati (capriate, orditura primaria e
secondaria) con elementi di materiale analogo nel rispetto di interassi e
dimensioni delle sezioni come in origine dove non sottodimensionate per
i carichi che vi gravano (BRACCIO 1 e 3). Nel BRACCIO 2 le capriate verranno interamente sostituite con capriate analoghe in legno opportunamente dimensionate.

L’intervento è già stato autorizzato dalla competente Soprintendenza ai
Beni Architettonici di Bologna.

PRIMO CHIOSTRO

Dei due chiostri del convento dell’Osservanza, il primo ha dimensioni minori, ma presenta una assai più pregevole composizione architettonica.

Le lunette ci restituiscono un ciclo pittorico realizzato nell’ultimo decennio del ’500, distaccato e più volte restaurato, che raffigura le storie della vita di San Francesco.

L’ultimo importante restauro, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, è di pochi anni fa. Oltre alle lunette, ha riguardato il dipinto del Gottarelli e le colonne in arenaria.

L’intervento proposto mira a completare i restauri già effettuati e riguarda la ripresa dell’intonaco a calce nelle parti ammalorate e la successiva tinteggiatura o velatura. Inoltre, si propone una illuminazione più puntuale e d’accento, che ne garantisca la valorizzazione.

RESTAURO DEL COMPIANTO SUL CRISTO MORTO

Il Sepolcro di Cristo fu fatto costruire di fianco alla chiesa nel 1808 per porvi le statue in terracotta qui trasportate dalla soppressa chiesa di San Bernardo. In seguito a lavori di restauro della cappella originaria, nel 1930 fu costruita ex novo questa edicola, posta in linea con il presbiterio.

Opera pregevole di uno scultore romagnolo (ha avuto diverse attribuzioni), è databile alla fine del ‘400. L’intervento proposto consiste nel restauro delle sculture e del dipinto della parete di fondo, oltre ad una nuova illuminazione più puntuale e adeguata all’opera d’arte.

GIARDINO DELLA TRIBUNA DI GIULIO II

Il giardino, collocato a fianco della chiesa e cinto su due lati da un’inferriata accoglie, oltre all’edicola del compianto sul Cristo morto, il cosiddetto “tempietto” dedicato al Papa Giulio II.

Egli fu ospite all’Osservanza nel 1506. La tradizione attribuisce il progetto originario al Bramante, architetto del Papa, ma è da ritenere opera di Andrea da Fiesole o di Giorgio Fiorentino. Alcuni resti del tempietto originario sono conservati in chiesa. Quello che si vede oggi è una copia ricostruita nella
prima metà del ‘900.

Oggi questo spazio, già frequentato ed aperto al pubblico, ha potenzialità di essere ulteriormente valorizzato, anche nel contesto della riqualificazione del parco dell’Osservanza.

L’intervento proposto consiste nella manutenzione dell’inferriata e del suo basamento in muratura, nella sostituzione degli arredi urbani, nella riqualificazione dei percorsi e del verde.

SANTUARIO DELLA B. V. DELLE GRAZIE

Sulla destra della chiesa dell’Osservanza si incontra il piccolo santuario dedicato alla Madonna delle Grazie. Costruito nel primo Quattrocento ha la cupola centrale dipinta da Annibale Marini nel 1871. Sulla parete di fondo dell’abside si trova una copia piuttosto fedele della Madonna delle Grazie.

L’originale quattrocentesco è esposto al Museo Diocesano. Il Santuario viene abitualmente utilizzato per la messa feriale e l’impianto di riscaldamento attuale risulta obsoleto ed ormai inutilizzabile.

E’ necessario pertanto dotare l’aula di un nuovo impianto che salvaguardi il consumo di energia e si integri, senza comprometterle, con le decorazioni a stucco che ricoprono tutte le pareti.

Complesso Architettonico dell’Osservanza

Il complesso architettonico dell’Osservanza si compone di tre edifici principali, connessi l’uno all’altro: la chiesa dedicata a San Michele Arcangelo, il convento con i suoi due chiostri, la cappella della Beata Vergine delle Grazie.

Il piano terra
Il piano terra è caratterizzato dai due chiostri attorno ai quali si aprono gli spazi del complesso conventuale. Per la loro disposizione gli ambienti attorno al primo chiostro si prestano ad essere utilizzati come spazi rivolti alla città intera: Chiesa, Cappella di S. Maria delle Grazie, le sale per gli Scout e la Sala Gardi che, per le sue dimensioni, si presta ad essere
utilizzata come sala per incontri e convegni.

Attorno al secondo chiostro invece si intende creare gli spazi a disposizione della parrocchia e, in particolare, quegli ambienti per la socialità quali refettorio e le sale parrocchiali per incontri con gli adulti, spazi di laboratorio e deposito.

Il primo piano
Anche il primo piano presenterà una parte degli spazi rivolti a tutta la comunità e una parte più legata alle attività parrocchiali.

In particolare il gruppo Scout andrà ad occupare una intera ala del corpo Sud – Ovest che si affaccia sul chiostro maggiore, accrescendo lo spazio fino ad oggi occupato. Agli spazi suggestivi dell’ex clausura, destinati ai ritiri spirituali o attività extra parrocchiali, verranno eventualmente collegati una biblioteca e sale di lettura ricavate dai percorsi alti che corrono attorno al chiostro minore.

Alla parrocchia verrà riservata l’ala Sud – Est del chiostro maggiore, nel quale ha sede l’appartamento del parroco e le aule per il catechismo.

RestaurOsservanza Fotografie

Perché sostenerci?

“Il complesso dell’Osservanza nella sua interezza rappresenta non solo un bene storico e culturale, ma esprime soprattutto un alto valore religioso, umano, di fraternità, di preghiera e di culto. Per realizzare questo importante progetto di ristrutturazione e di valorizzazione degli ambienti del complesso dell’Osservanza, che potrà essere portato avanti solo con una corale collaborazione e partecipazione, la parrocchia ha bisogno dell’aiuto e del coinvolgimento delle rappresentanze istituzionali, delle associazioni, delle fondazioni, delle aziende che operano sul territorio e dei cittadini. Solo così, non solo la parrocchia ma bensì tutta la città di Imola, potrà beneficiare di una struttura e di un complesso ai molti ancora sconosciuto e che rappresenta ed esprime un importante e immenso valore umano, di socialità e di cristiana solidarietà.”

Il parroco

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Causale: Erogazione liberale a favore di restauro Osservanza

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